00 30/08/2006 13:14
Tre uscite al giorno e niente "lifting"


Entra in vigore a Torino dal 26 ottobre il nuovo regolamento comunale per la tutela degli animali. Si tratta di un vademecum di 16 pagine che definisce minuziosamente i comportamenti che i padroni di animali dovranno tenere. I cani avranno diritto a un minimo di tre uscite giornaliere e non sarà più possibile colorarli artificialmente o far loro lisciare il pelo dai veterinari.

Torino si candida insomma a diventare la città più animalista d'Italia. Al limite dell'eccesso perché, se alcune regole sono assolutamente civili e necessarie, altre rischiano di far sorridere un po' per il loro carattere utopico, come le apposite strisce pedonali per le colonie feline. Certo, qualche norma non è passata, e così i poveri pesci rossi che già pregustavano la possibilità di un "mini-alloggio", dovranno rassegnarsi a continuare a vivere nelle anguste bocce di vetro.

A portare avanti il provvedimento con orgoglio è l'attuale assessore all'Ambiente Domenico Mangone (che in casa sua ospita un cane, due gatti, una tartaruga e un criceto), anche se il padre del "Regolamento per la difesa degli animali" è il suo predecessore, Dario Ortolano. La nuova legge spazia dagli animali domestici a quelli da circo. Quali sono queste norme? Eccone alcune tra le più importanti: non si potranno più sottoporre i cani a mutilazioni di tipo estetico (le più diffuse orecchie e code mozzate), le cucce esterne dovranno essere impermeabilizzate e sollevate da terra, e i padroni che erano soliti andare in motorino costringendo il loro cagnetto a rincorrerli al guinzaglio dovranno perdere questa abitudine. Chi invece del motorino usava la bicicletta, potrà continuare ma stando attento a "non affaticare troppo l'animale".

Sarà vietato anche tingere gli animali, moda diffusa soprattutto tra i vip (si pensi a Paris Hilton e al suo adorato barboncino rosa shocking). Ma poi dal futile si passa anche a problemi molto più seri. Il regolamento vieta "l'addestramento qualora si ricorra a violenza" e soprattutto l'uso di cani per i combattimenti. Per quanto riguarda l'accattonaggio invece "è vietato utilizzare l'animale in stato di incuria, denutrizione, precarie condizioni di salute... è altresì vietato l'accattonaggio se si usano cuccioli di qualsiasi specie animale". In questo caso è previsto il sequestro.

Il vero punto di domanda è su chi farà rispettare il regolamento. Chi controllerà che i padroni portino a spasso i loro cani almeno tre volte al giorno? E la grandezza degli acquari nei quali nuotano i pesci rossi? Il regolamento prevede che siano i vigili urbani, le guardie zoofile volontarie, gli operatori zoofili volontari e, "nell'ambito delle materie di loro competenza", le guardie ecologiche volontarie. Ma in Comune hanno già precisato che si interverrà più che altro "su segnalazione".

Fonte
TGCom


Entra Nel Fan Club Italiano Di Shania Twain §_RoCk ThIs CoUnTrY_§