Grammy Awards 2007 - la "vecchia scuola" trionfa alla 49esima edizione

L’evento musicale più importante in America, la cerimonia di premiazione dei Grammy Awards, si terrà il 12 febbraio allo Staples Center di Los Angeles.

Ad aver ricevuto il maggior numero di nomination (ben otto) è stata la cantante r’n’b Mary J Blige, seguita dai Red Hot Chili Peppers, seguiti da artisti come Christina Aguilera, Justin Timberlake, James Blunt e Will.i.am dei Black Eyed Peas.

Tra i presentatori, si alterneranno Beyoncé, Nelly Furtado, Black Eyed Peas e tanti altri grandissimi nomi del mondo della musica. Puoi assistere in diretta alla cerimonia su Music Box (www.musicbox.it), la TV interattiva, il 12 febbraio alle 5 del mattino. Alle 21.30 poi ci saranno i commenti a caldo sui Grammy con Oliviero Toscani e altri ospiti nella trasmissione condotta da Justine Mattera.

Fonti
Kiss Me!

E' stata la cosiddetta "old school", la vecchia scuola della musica a stelle e strisce, la vera trionfatrice della 49esima edizione dei Grammy Awards, domenica 11 febbraio allo Staples Center di Los Angeles. E’ vero che ben cinque statuette, inclusa quella di Miglior album dell’anno, sono andate a un trio country tutto al femminile, vale a dire Natalie Maines, Emily Robinson e Martie Maguire, in arte Dicie Chiks. Ciò non toglie che il filo conduttore della serata è stato il passato glorioso, del rock e della musica nera. Perché?

Perché, come promesso, Sting, Stewart Copeland e Andy Summers, cioè i mitici Police, si sono riuniti per regalare a un’audience gremita di grossi calibri del music-biz un’interpretazione magistrale della loro Roxanne. Di più. La giovane Beyoncé ha stregato fan e colleghi sulle note di Listen, il tema del nostalgico musical ispirato alla saga di Diana Ross & The Supremes (“Dreamgirls”), due icone della Motown, Smokey Robinson e Lionel Richie, si sono unite a Christina Aguilera e al giovanissimo Chris Brown in un medley dedicato proprio alla vecchia scuola, e la stessa Christina, vincitrice di una statuetta, ha ricordato James Brown intonando la struggente It’s A Man’s World. E se Stevie Wonder ha presentato l’esibizione del suo pupillo John Legend al fianco di Corinne Bailey Rea e John Mayer, Joan Baez in persona ha voluto introdurre la girl-band attualmente più boicottata delle radio americane a causa dell’arcinota antipatia per l’amministrazione Bush, le Dixie Chicks.

Anche Justin Timberlake, vincitore di due Grammy, ha contribuito a rendere indimenticabile la notte degli Oscar della musica. Nonostante una brutta influenza, il ragazzo d’oro dell’r&b ha presentato il suo nuovo videoclip What Goes Around e, finale col botto, ha duettato con la vincitrice del My Grammy Moment, il concorso per aspiranti superstar che ha preceduto il galà. Il nome della fortunata? Robyn Troup (nella foto), un bella voce e una presenza scenica da far invidia a una professionista. La ragazza ha avuto l’onore di dividere il palco con il proprio idolo e con il rapper T.I. e di interpretare, dopo qualche vocalizzo su Ain’t No Sunshine, la hit My Love.

Merito per la regina dell’hiphop/soul Mary J Blige, titolare di tre premi meritatissimi, che ha ci regalato un’altra delle sue strepitose performance. Tra gli altri protagonisti l’eccentrico Gnarls Barkley, il rocker britannico James Blunt e i Red Hot Chili Peppers, vincitori di ben quattro statuette, senza contare quella assegnata al loro produttore Rick Rubin. L’appuntamento è al 2008.

Fonte
105.net